La mia passione perversa per quello che succede nei meandri dell’internet mi spinge spesso ad indagare nei posti più remoti. Quando non finisco in posti in cui non dovrei stare (normalmente molto inappropriati e NSFW) trovo dei gruppi di persone interessanti, quasi delle piccole tribù, che grazie alla rete si ritrovano e creano delle micro sotto culture. Questi sono i momenti in cui ancora amo l’internet!
Nella mia ultima escursione digitale mi sono imbattuto in un curioso genere musicale nato da un rigurgito del Black Metal mischiato con un RPG degli anni ’90: il Dungeon Synth. Come sempre quando si parla di musica e sintetizzatori, ho scritto qualche riga a proposito su Soundwall.it.
Il bello dell’epoca in cui viviamo è che i progressi tecnologici hanno un impatto diretto e visibile sulla produzione artistica, effetti ancora più marcati se restiamo in tema musica elettronica. Un esempio ben noto è quello della nascita dell’house music nei primi anni ‘80: la disco era ormai stata dichiarata morta e diventava sempre più complicato per i vari dj trovare tracce che potessero infiammare i dancefloor di Chicago. L’approdo sul mercato di drum machine economiche come le Roland 808 e 909 permise ai vari Frankie Knuckles, Mr. Fingers e soci di replicare i groove disco senza spendere un patrimonio tra strumentazione e sessioni in studio, finendo per dettare i canoni di un nuovo genere musicale.
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L’opera “Forever Trapped Within
The Arakno Kastle Katacombs” dell’artista Erang
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