Questo fine settimana sono andato a fare un giro al Lisboa Dance Festival, dove ho avuto il piacere di ascoltare set notevoli come quelli di Bawrut, PEDRO e Prins Thomas, oltre che di scambiare quattro chiacchiere con Branko e altri addetti ai lavori sullo stato della musica da club.
Ho riassunto tutto in un report per Soundwall, da leggere assolutamente se almeno una volta hai guardato la pista da dietro il mixer.
Cultura è stata forse la parola più usata durante tutto il festival. L’idea forte degli organizzatori che la musica da ballo non sia solo un miscuglio di sintetizzatori suonato ad alto volume per far scatenare un gruppo di ubriachi, ma che sia il filo conduttore di tutto un movimento, di una sottocultura, di una parte della società, con i suoi riti, il suo vocabolario e i suoi valori. Il Lisboa Dance Festival vuole essere proprio il punto d’incontro per tutti coloro che bazzicano l’ambiente più underground della musica elettronica, una casa sicura in cui chiacchierare e fare festa sotto lo stesso tetto. Noi siamo passati di là per la seconda serata, quella del 10 marzo, e abbiamo voluto raccontarvi le nostre impressioni.
Sono tanti piccoli elementi a confermare la qualità del festival: c’è il freak che balla da solo alle 6 di sera e nessuno attorno che lo giudichi, c’è Prins Thomas che sorride dietro i piatti quando riversa i colpi di cassa sulla pista e c’è il pubblico sincronizzato, sul ritmo e rivolto verso il palco, quasi a venerare chi li sta prendendo per mano e trascinando sulla pista da ballo. I buttafuori sono addirittura gentili e di schermini luminosi intenti a filmare se ne vedono davvero pochi, anche senza il bisogno di bollini sulla fotocamera. Ci sono i notevoli set di Midland e PEDRO (fka KKiNG KONG), Bawrut parte un po’ sottotono ma si riprende con dischi vecchia scuola del calibro di Computer Madness. A stridere con l’ambiente sono solo alcuni turisti inglesi, di quelli con i cappelli di paglia e gli starlight, troppo esuberanti nell’invadere lo spazio altrui. Ci penseranno alcool e droghe scadenti a metterli fuori gioco dopo poco.
Leggi l’articolo completo su Soundwall.it
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