In breve: l’unico modo per sopravvivere al lunedì mattina è seguendo il ritmo rilassato e malinconico della Bossa Nova brasiliana. La playlist si trova in fondo all’articolo.
Oggi il mio post esce più presto del solito. Perché? Perché voglio rendere un servizio ai miei lettori. Non è il fatidico Blue Monday, ma è comunque lunedì e sappiamo benissimo come ci si senta il lunedì a febbraio. Il jet lag accumulato durante il weekend si fa ancora sentire e uscire dal piumone è un’impresa titanica, terrorizzati psicologicamente dal freddo e dal cielo grigio che ci aspettano là fuori. Proprio per darvi una mano a superare il giorno più complicato della settimana ho deciso di condividere con voi l’arma segreta che sfodero quando la depressione del lunedì picchia forte: una playlist di Bossa nova brasiliana. Un’ora di musica, venti tracce che rappresentano la mia personalissima selezione del meglio che questo genere ha da offrire.
Cos’è la Bossa nova?
La Bossa nova è uno stile musicale nato in Brasile sulle spiagge di Rio verso la fine degli anni 50. Prende ispirazione a piene mani dalla Samba-canção, sotto genere della Samba classica, dall’ambiente intellettuale della Rive Gauche francese e dalla cultura nordamericana, in pieno boom economico del secondo dopoguerra.
La Bossa nova è uno stile musicale molto intimo e rilassato, si suona quasi accarezzando la chitarra e sussurrando i testi delle canzoni. Nonostante il minimalismo e la tranquillità del genere, lo stile caratteristico con cui viene suonata la chitarra dona sempre alle canzoni Bossa nova un ritmo coinvolgente e sensuale. Gli artisti più influenti sono stati sicuramente Antônio Carlos Jobim, il poeta Vinicius de Moraes e il cantante e chitarrista João Gilberto. Per quanto riguarda le interpreti femminili è evidente il contrasto tra lo stile timido e quasi impacciato di Astrud Gilberto e quello decisamente più energico di Elis Regina, detta anche Pimentinha (peperoncina) e Furacão (tornado). Elis fu forse la più grande cantante brasiliana di sempre e la sua morte all’età di 36 anni lasciò il paese in stato di shock.
I musicisti creatori della Bossa nova si erano inizialmente ispirati alla musica pop occidentale dell’epoca, finirono poi per essere loro ad influenzarla: Jobim registrò un album assieme a niente po’ po’ di meno che Frank Sinatra e la Bossa nova arrivò fino al Giappone, che oggi è uno dei maggiori consumatori di musica popolare brasiliana, dopo il Brasile stesso.
Curiosamente anche l’Italia giocò un suo ruolo nello sviluppo del genere in quanto fu scelta come meta d’esilio per molti dei musicisti brasiliani dopo il colpo di stato che colpì il paese nel 1964.

Nara Leão, la musa della Bossa Nova
Perché proprio la Bossa nova?
Perché rappresenta perfettamente lo stato d’animo del lunedì mattina. Non voglio playlist motivazionali o esageratamente raggianti mentre odio il mondo. Allo stesso tempo non posso neanche abbandonarmi con un po’ di masochismo in qualche raccolta di tracce post punk. La Bossa nova è la perfetta sintesi tra allegria e tristezza: i temi sono frivoli ma quasi sempre evocano l’immagine di un tramonto contemplato con un sorriso malinconico, magari per un amore impossibile o semplicemente per la consapevolezza esistenzialista della futilità dell’esistenza. Il lunedì mattina non voglio una pop star iperattiva che mi faccia sentire in colpa per non essere felice, ma non posso nemmeno permettermi di crogiolarmi troppo nella tristezza. Voglio semplicemente qualcuno che capisca la mia angoscia ma che non mi prenda nemmeno troppo sul serio, tanto comunque anche questo giorno passerà, questa settimana passerà, questo mese passerà e alla fine ci ritroveremo tutti abbracciati in spiaggia a guardare la linea dell’orizzonte mentre inghiotte il sole rosso incandescente.
Ah, dimenticavo: la Bossa nova ha anche lo strano effetto collaterale di renderti un sognatore stucchevole per qualche ora. Vi sentirete in grado di esprimere con metafore ardite tutto l’amore che avete sempre tenuto dentro. Non dimenticatevi che per gli altri è un normale lunedì mattina di merda: non vi capirebbero. Io vi ho avvisati.
Qui di seguito trovate la playlist, buon ascolto!
Questo delle playlist è un esperimento che mi piacerebbe riproporre, fatemi sapere se sono riuscito a migliorare anche solo per un secondo il vostro lunedì mattina.
Per oggi è tutto.
Un abbraccio,
Christian 🇧🇷
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